Gianni Molaro - Collezione Sposa 2020
“La sposa di Molaro nel paradiso dantesco”
Al termine l’abito gioiello dedicato al duomo di Amalfi.
Domenica 10 novembre 2019 al Salone Margherita di Napoli Gianni Molaro ha presentato la Collezione Sposa 2020. La sfilata ambientata nel paradiso dantesco, ripercorre il viaggio che il sommo poeta intraprese in compagnia dell’angelica Beatrice. Proprio Beatrice vestita da un candido abito bianco mostrerà a Dante le schiere celesti degli angeli: trenta luminose modelle che indosseranno altrettante creazione, musiche imponenti e celestiale faranno da sottofondo all’intera scena che trasporteranno in pubblico in un mondo onirico. La Collezione Sposa 2020 del profeta dell’Art Couture è composta, appunto, da 30 abiti, ognuno dei quali possiede diverse interpretazione del concetto luce. Splendori, riverberi, bagliori, iridescenze realizzati unicamente attraverso sapienti e pregiati ricami, con perle e cristalli, dalle mani esperte delle ricamatrici campane. Non mancheranno le profonde scollature che rendono la sposa oltre che raffinata e femminile, sensuale e solare. E ancora trasparenze, spacchi e volumi scultura, abiti dalle linee romantiche in pizzo e tulle, linee redingote in mikado di seta pura, sirene sinuose e femminili. Ogni centimetro di ogni abito è come sempre curato in ogni dettaglio per rendere le spose Molaro semplicemente uniche. Si tratta di abiti di alta sartoria ma dai costi accessibili, per poter permettere a tutte il sogno di indossare un abito firmato Molaro. Sono anni che lo stilista porta avanti il concetto del lusso accessibile. Chiuderà la sfilata l’abito da sposa più visualizzato al mondo: in due mesi è stato visto sui social da 2 milioni di persone.” Sarà l’abito testimonial di Gianni Molaro. Per realizzarlo sono stati impiegati sei mesi di lavoro; è stato cucito e ricamato con milioni di cristalli d’oro. “Ho voluto creare quest’abito prezioso e spettacolare per omaggiare un vero e proprio gioiello artistico ed architettonico della nostra Campania: il duomo di Amalfi”, conclude Molaro. Il sogno è per tutti.
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